1. |
Intro
00:27
|
|||
2. |
Inquietudine a luglio
00:44
|
|||
Mi hai preso tutto d'un fiato, non hai mai avuto rimorsi, il tempo tiranno ci ha reso la fine,
colpire giacendo nell'ombra ,polvere che poggia ogni cosa, il tempo ci ha reso impassibili.
Hai preso tutto ogni mio gesto, ogni secondo, ogni momento,
è stato come subire passibilmente la resa.
|
||||
3. |
||||
Ormai fermo immobile ,distante, circondato da vuote risposte,non hai forse il coraggio di chiederti se sia giunto
il momento di vivere.
Il vago ricordo di un gesto ormai perso nel tempo e mai riabbracciato, non ha mai smesso di battere in petto,
non ha mai smesso di batterti in petto.
ed ogni giorno ancora,come se fosse inutile
ed ogni giorno ancora, come se fosse facile.
è tutto semplice allora?
|
||||
4. |
Pagine nere
00:48
|
|||
Le vostre certezze sfumate, un attimo e nulla può credersi vero,
un ombra di vita che aonda nel fango di noia che chiami esistenza.
Non è forse il vostro silenzio, l'inizio di una altra menzogna? non è forse il vostro silenzio, l'inizio?
Pagine nere nelle vostre dita
Pagine nere nelle vostre menti
Pagine nere.
|
||||
5. |
Un urlo
01:56
|
|||
Come lame taglienti e coltelli aondano pelli marchiate dal tempo, vene che sgorgano d'odio e riempiono muri
armati di soli rimpianti, non capite il mio gioco!
Del resto
avvolti da nebbia ormai scura pagine scritte dal colore di urla, restano marchi indelebili come gra sui vetri
non capite il mio gioco, del resto non vi è mai importato.
Non capite il mio gioco, del resto
ancora distante il sangue gocciola sulla tua pelle
troppo distante il sangue gocciola sulla tua pelle
|
||||
6. |
Nero
00:44
|
|||
Grondano addosso idee confuse ed ogni giorno accanto ad angoscia e al tormento senza remore, un senso
instabile di scomodi rimpianti essenza inutile di vite parallele,
e non sarebbe stato meglio se questo buio ritornasse come un lampo nel sereno
ed ogni giorno come asfalto brucio tutti i miei pensieri sopra roghi di macerie.
nero.
e non sarebbe stato meglio se se l'abitudine mi avesse reso cieco.
|
||||
7. |
Ciclico vivere
01:30
|
|||
Seduto immobile inerme, nego il mio corpo ad un arido senso di nulla, non trovo più niente è facile?
Nel grigio tepore di un gesto si aanca un vago ricordo, sentirsi vivi una volta e forse mai più
come mille volte ancora ho affogato i miei sguardi
come mille volte ancora ho trattenuto i miei gesti
come mille volte ancora ho affogato i miei sbagli
come mille volte ancora
un vuoto che accoglie
un vuoto che accoglie nelle sue gelide ombre
accerchiato stretto aerro la rabbia segnata da vecchie ferite non ancora chiuse indelebili, come ricordi mai
abbracciati
e quei giorni passati a nel credere ancora
e quei giorni passati.
|
||||
8. |
Tirannia del tempo
01:00
|
|||
Labile il tempo che corre nell'attimo prima di essersi persi, istanti negati e ripresi dall'occhio mutato di un
passato che non ricordi
E’ forse allora che ci siamo persi?distanti! Tra le macerie di vecchie ferite
ingannati ancora da pochi secondi, infranti!
In un pugno reso inerme dal tempo che scivola via.
Il vago sentore di vita che abbracci ogni giorno non è forse morto?
distante ormai andato appoggio la vita a un semplice battito di mera esistenza.
non è forse allora che ci siamo persi?distanti! Tra le macerie di vecchie ferite
ingannati ancora da pochi secondi, infranti!
in un pugno reso inerme dal tempo che scivola via
|
||||
9. |
Anche nel tuo sguardo
01:23
|
|||
Quale, il tuo pensiero?
quali, le tue certezze?
quali, i tuoi bisogni?
quali?
quale il tuo respiro?
quali le tue paure ?
quali le tue emozioni?
quali?
colori macchiati dal tempo ,approcci diversi ma sempre gli stessi
lo stesso bisogno di vita le stesse movenze. lo stesso respiro lo stesso
cosa allora ci rende diversi? cosa allora ci rende diversi
che cosa allora?
|
Streaming and Download help
If you like La Prospettiva, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp